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SPECIALE UNIBOX |
MOSTRA D'ARTE: I CLASSICI ILLUSTRATI MAURO CICARE' |
Il vento e la neve, le battaglie, gli amori, le morti eroiche, le donne degli eroi. Il sangue, il fuoco, le passioni e le storie grandiose dell'epica e della letteratura. Oppure i piccoli protagonisti della narrativa contemporanea, tutti disegnati con pochi sicuri tratti, capaci di trasmettere loro carattere e completezza. Fanno parte degli innumerevoli personaggi e luoghi, mitici, fantasiosi, storici, dalle tavole di Mauro Cicarè, esposte nella Galleria degli Antichi Forni di Macerata, dal 12 al 24 novembre. Sono opere provenienti da Il Caffé Illustrato , il “bimestrale di parole e immagini” diretto da Walter Pedullà, che racchiude dossier, interviste, articoli semiseri, “fondi di caffè” in copertina, spunti di riflessione suscitati dall'arte, dalla letteratura, o semplicemente dalla fantasia di stimati redattori. Mauro Cicarè è fumettista, illustratore e pittore; espone in gallerie private e pubbliche, anche all'estero. La sua firma riquadrata e dai caratteri leggeri è comparsa su importanti riviste del settore come Frigidaire , Frizzer , L'Eternauta , Il Grifo , Heavy Metal USA , ed ha segnato le illustrazioni di molti libri pubblicati da grandi case editrici italiane Einaudi, Feltrinelli ed Utet. Ha realizzato Fuori di testa e Le forbici di Paolino, libri di illustrazione e fumetti, quest'ultimo in collaborazione con il giornalista Vincenzo Mollica. La creatività di Cicarè ha esplorato anche altri formati, contribuendo alla nascita di videoclip musicali, copertine di dischi e canzoni a fumetti, per Luciano Ligabue, Lucio Dalla, The Gang. Attualmente collabora alla rivista Il Caffé illustrato, dalle cui pagine sono appunto estratte le tavole esposte nella mostra. Le illustrazioni di Mauro Cicarè traggono spunto niente meno che dai capisaldi della letteratura di tutti i tempi: l'Iliade di Omero, l'Eneide di Virgilio, La Gerusalemme liberata di Torquato Tasso, L'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, il Morgante di Luigi Pulci, il Don Quijote di Miguel De Cervantes. Altra fonte di ispirazione è il romanzo del Novecento: sono presenti disegni tratti da: La Coscienza di Zeno di Italo Svevo, Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio, Il visconte dimezzato di Italo Calvino, Il codice di Perelà di Aldo Palazzeschi. Sono tavole a colori e in bianco e nero, in tecnica mista, che restituiscono perfettamente, pur riducendo le anatomie ed i dettagli, il movimento e la foga delle battaglie epiche, l'eroismo dei protagonisti, la sensualità delle donne mogli -amanti degli uomini in battaglia, e la densa corposità degli ambienti, vaghi in quanto mitici, ma pure così tangibili, in grado di rapirci, immergendoci negli scenari di storie eternamente raccontate. E allo stesso tempo il disegno di Mauro Cicarè indugia sui ritratti dei piccoli e dei grandi eroi, anche della letteratura moderna, creandone alcuni che ci fanno sorridere, come Zeno oppresso dall'ossessione dell' ultima sigaretta, o la smagliante signora Alberta de La coscienza di Zeno, con tanto di tazza di tè e folta chioma da disneyana Regina di Cuori. Altri il cui umanissimo sguardo ci emoziona (il ritratto del partigiano Johnny) o, disumano, (quello di Orlando impazzito) ci inquieta. Tutti, proprio come pulsanti creature, non hanno anime di carta e colori, ma vivono, nati tempo fa dalle penne di letterati più o meno antichi e resi attuali dalla mano di Mauro Cicarè. Sopravvivono perché restano miti incancellabili, succhiando la linfa dell'arte e della letteratura. Le scene del Visconte dimezzato sono in bianco e nero e mantengono l'espressività delle tavole a colori. Il bianco e nero di acquerelli, pastelli, carboncino, penne, dona loro una patina inquietante di sogno ed un forte impatto al primo colpo d'occhio, restituendo in immagini l'atmosfera che Italo Calvino aveva evocato a parole. Proprio perché il fumetto d'autore, come disse Hugo Pratt il padre del fascinoso marinaio Corto Maltese, è a tutti gli effetti letteratura disegnata. E nel caso delle creazioni di Mauro Cicarè, come negarlo? |
La locandina della mostra.
"Il ritratto del partigiano Johnny" |
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Sara Bonfili |
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