CINEMA |
LA RECENSIONE DEL MESE |
THE DREAMERS Di Bernardo Bertolucci |
Un film di Bernardo Bertolucci è sempre prezioso, lieve come solo un maestro riesce ad essere nonostante il soggetto “hot”: tre ragazzi, tra cui due gemelli, si rinchiudono in casa durante le rivolte del'68 ed esplorano senza compiacimenti i propri corpi e la loro psiche. Il film è ricco di sfumature e molteplici livelli interpretativi, ma l'idea di fondo è che dietro i moti rivoluzionari di quegli anni e il fermento culturale, intellettuale e sociale, ci fosse un'identità vuota pronta a riempirsi di slogan e bandiere ed è così che appaiono Isabelle e Theo, i due gemelli, legati da un rapporto morboso. L'elemento di novità, in un mondo fatto di “sognatori” fatto di cinema e citazioni, è l'americano Matthew che con curiosità e senza inibizioni sperimenta un rapporto a tre ed è l'unico che cerca più volte di uscire dal “sogno”. Il film rappresenta una sorta di iniziazione alla passione e all'utopia ma è anche un omaggio al cinema degli anni '60, continuamente citato, e alla musica francese di quegli anni. Il film è splendidamente fotografato, molto ben recitato e girato benissimo. |
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Vissia Ulissi |
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