Selma, interpretata da Bjork, è un' immigrata cecoslovacca, che lavora in una fabbrica, facendo anche turni di notte e lavori extra; la sua più grande passione sono i musical e, infatti, partecipa alla realizzazione di uno spettacolo in un teatro.
Il motivo che l'ha spinta a trasferirsi negli Stati Uniti e che la fa andare avanti è il desiderio di accumulare i risparmi dei suoi lavori per poter far operare il figlio, affetto da una malattia che causa la perdita progressiva della vista; lo stesso disturbo che ha colpito Selma, la quale tenta, in ogni modo, di nasconderlo a tutti, fino a quando i problemi che ne derivano si fanno troppo evidenti e la costringono a lasciare la compagnia. Pur non potendo più partecipare allo spettacolo, la sua passione non si spegne; continua a vivere in un mondo fantasioso, a cogliere qualsiasi piccolo rumore e a trasformarlo in ritmo per le sue canzoni. La realtà dura del lavoro e dei problemi della vita quotidiana si alterna a momenti in cui Selma lascia viaggiare la sua fantasia, creando canzoni e balletti che coinvolgono le persone intorno a lei e che la distraggono dalle situazioni reali.
Dancer in the dark non è un film facile, è più lungo di molti film tradizionali e questo si sente maggiormente a causa dell'argomento trattato; Lars Von Trier ha creato una pellicola piuttosto atipica, anche se molti dei suoi lavori presentano questa particolarità ed ha scelto di trattare una storia difficile, che lo spettatore percorre, tra realtà e immaginazione, con Selma, sino al finale tragico e complicato da accettare.
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