INTERVISTE |
VITTORIO SGARBI Abbiamo incontrato Vittorio Sgarbi a Monte San Giusto il 7 Maggio 2003 in occasione del convegno sul tema: “La chiesa di Santa Maria in Telusiano: tra storia e restauro”. |
Dopo aver dato lustro, in altre occasioni, alle bellezze artistiche e architettoniche della nostra regione, Vittorio Sgarbi ritorna nelle Marche. Cosa la lega a questa regione? Sono assessore alla Cultura a San Severino Marche, sono stato sindaco… Mai poi io, in realtà, che sono tanto antipatico…. Appaio antipatico, quando mi conoscono, mi vogliono sempre... Cioè non riesco a staccarmi…. Ma qual è il legame che c'è con San Severino? Il legame è determinato dal fatto che nel 1989 pubblicai un libro che presentavo in diverse città d'Italia e anche nelle Marche. Essendo tra queste città anche San Severino, mentre sulle altre tutti mostravano divertimento di questa occasione di incontro con questo personaggio così strano, a San Severino il Sindaco pose un veto; disse: Sgarbi non può entrare perché era “pappa e ciccia” con Zeri. Allora proibì che io andassi al teatro comunale (bellissimo per altro). Allora un gruppo di Socialisti, uno dei quali è morto, e che si chiama Natalini, trovarono come sede di compromesso una scuola dove io andai (la scuola era bruttissima e ne parlai molto male) ma vennero 1500 persone e comprarono una quantità straordinaria di libri… Del tutto inusuale… Così cominciò un rapporto e mi chiesero di candidarmi per le Elezioni, che io ritenevo una cosa assolutamente inaccettabile. Com'era il suo rapporto con Federico Zeri? Un rapporto d'amicizia fino all'ottantaquattro, ottantacinque… Poi una lite per questioni legate al mercato che appunto portò i nostri rapporti a degenerare nel corso degli anni. In un mondo globalizzato dall'immagine, in cui i mezzi di comunicazione si adoperano ad imporre determinati modelli Estetici, ha ancora senso parlare di “Arte”? Non vedo il rapporto tra le due cose… Nel senso che la globalizzazione è una possibilità ma è anche fortemente contrastata, tant'è vero che, per esempio, non nell'arte che mancando un ministero tutto è lasciato al caso ma, nella gastronomia Slow Food ha rappresentato una contro tendenza rispetto alla globalizzazione… Quindi le imprese di difesa dei cibi, dei sapori, delle cucine locali, ha rappresentato un tentativo di resistenza riuscito rispetto alla omologazione dei sapori e dei cibi. In un recente articolo apparso sul “Giornale”, Marcello Veneziani afferma che l'intellettuale di destra agisce in solitudine ed autonomia. Lei, da intellettuale, come si considera? Io non sono di destra, quindi... Questa è la settimana della Cultura: arte, cinema e letteratura sono i principali mezzi di trasmissione della Cultura: con quali altri modi si può incentivare la da diffusione della stessa? La settimana della Cultura è un'invenzione del ministero dei beni culturali nella sua dimensione più patetica, per cui io sono venuto qui per amicizia alla Sovrintendente (che ho fatto nominare io) ma, mi fa schifo la settimana dei beni culturali così com'è impostata… Bè, comunque ricordiamo che in questa settimana si incentivano le visite nei musei a prezzi ridotti… Certamente ma, il problema dei beni culturali non è quello della settimana ma è quello delle altre settimane dell'anno. Ok, grazie. |
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Samuele Baccifava |
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