
Osservando il cielo si sorprese ancora una volta della sua tenue limpidezza, che soleva spesso portarlo al di là della realtà in un mondo pieno di ombre e fantasia, il mondo che vive nei pensieri, il mondo dei sogni, intangibile e perciò evanescente, aereo.
Come vapore acqueo si porta in alto fino ai confini del cielo, risalendo al di là delle nubi, oltre l'atmosfera verso una dimensione ultraterrena.
Fantasticando si inoltra in territori inesplorati della vita, adagiandosi su una nuvola, cavalcando l'onda dell'immaginazione. Quell'uomo era solo al mondo ma spesso in compagnia dei suoi mondi fantastici, che solo in lui vivevano, mitigando il pensiero di una vita malata, che non avrebbe potuto riscaldare le sue membra gelide.
Quell'uomo era solo sì ma in compagnia della sua felicità, quella che vive dentro noi; se solo potessimo aprirle la porta e farla entrare nelle nostre vite ognuno sarebbe un uomo migliore e il gelo dell'anima si scioglierebbe più in fretta andando a svelare una nuova realtà, più bella e luminosa.
Attendendo il ritorno di un inverno malato, quell'uomo era solo, indossava una coperta di stracci e aveva tanto fame ma osservando il cielo si sorprese ancora una volta della sua tenue limpidezza. |