Sergio Lepri (ANSA, Italia).
Il passaggio dall'analogico al digitale segna la fine di un'epoca (la cosiddetta 'societˆ dell'informazione', cominciata mezzo secolo fa con l'invenzione del computer) e ne apre un'altra, caratterizzata dalla multimedialitˆ, dalla nascita delle grandi rete di fibre ottiche (Internet) e dall'informazione che da informazione di massa diventa il suo opposto, cioé informazione personalizzata. L'estensione della interattività e l'unificazione del medium (il pc-tv e la tv-pc) completano il quadro e insieme fanno saltare in aria il tradizionale sistema dei media.
Entro qualche anno si può supporre che l'informazione televisiva in diretta diventerà l'informazione principale; che l'informazione stampata sopravviverà nella misura in cui si trasformi in informazione di approfondimento; e che l'informazione telematica allargherà il suo mercato quanto più aumenteranno la semplicità delle apparecchiature di lavoro e dei sistemi di ricerca, l'efficienza e la velocitˆ delle reti, la ricchezza dei contenuti in risposta ai bisogni informativi degli utenti.
Con la moltiplicazione dei soggetti operanti nell'area telematica le agenzie di informazione perdono l'esclusività finora posseduta come fornitori dell'informazione primaria e devono quindi riconquistare una loro identità, riguadagnando competitività di fronte ai concorrenti già nati e a quelli emergenti. E' una questione di sopravvivenza.
Per sopravvivere le agenzie di informazione non hanno altri mezzi che esprimere al meglio le attuali tendenze dell'evoluzione tecnologica, cioé l'interattività, la multimedialità (con avvio a una pratica di ipertestualità) e l'allargamento delle fonti e dei contenuti per una utenza non di massa ma di 'nicchie'.
Anche con Internet le agenzie devono recuperare il tempo che é stato perduto per diffidenza o per eccessivo timore dei modi di pagamento e di salvaguardia del 'copyright'. In Internet esse devono entrare - non timidamente, come ora, ma con orgoglio - non soltanto come 'news providers', ma anche come 'service providers', aprendo cioé alla rete un 'server' allargato, che offra agli utenti, accanto ai notiziari multimediali, la sua banca dati e una scelta limitata, ragionata e sicura di altre banche dati con l'aiuto di efficaci meccanismi di ricerca.
Il problema più grave é quello finanziario. Si tratta perciò di saper conquistare, con coraggio e fantasia, un mercato sufficiente a permettere l'indipendenza dal potere, politico ed economico. Di fronte alle nascite di grandi imperi industriali, che non possono rimanere insensibili alla gestione o al controllo della produzione dell'informazione, e di fronte alla tendenza del potere politico di utilizzare le nuove tecnologie elettroniche per avviare forme nuove di apparente democrazia diretta, non più bisognevole del giornalismo come organo di mediazione tra le fonti e l'opinione pubblica, le agenzie devono ricordare che, al di là delle loro finalità istituzionali, la società ha affidato ad esse anche la responsabilità di assicurare quel pluralismo dell'informazione che é garanzia del pluralismo dei sistemi politici democratici.